Chiesa Madre
La Chiesa Madre o Matrice sorge sulla vecchia acropoli, le cui origini risalgono al 1521 mentre l'attuale edificio risale al 1786. Essa rappresenta il primo Tempio costruito sul territorio di Ceglie Messapica in onore della Vergine Assunta.
La porta principale di questa chiesa, così come quelle della maggior parte delle chiese cittadine è rivolta ad OCCIDENTE, di conseguenza, l'altare maggiore è orientato a LEVANTE verso cui i cristiani erano soliti pregare Dio e fino a qualche tempo fa il sacerdote durante la celebrazione della Santa Messa volgeva le spalle ai fedeli per rivolgersi anch'egli verso l'oriente.
A quei tempi, non esistevano ancora i cimiteri, si usava perciò seppellire all'interno delle chiese. Le famiglie agiate e il Clero facevano costruire per i loro cari delle Cappelle cioè gli altari laterali, mentre la gente comune veniva interrata in cimiteri allestiti all'esterno delle chiese, o sotto il pavimento dello stesso Tempio.
In seguito alle scosse sismiche del 1743 che colpirono il Salento la Chiesa Matrice subì delle lesioni, pertanto fu decisa la costruzione di una nuova Basilica rispettando le esigenze della popolazione cresciuta, dunque rendendola così come la vediamo oggi, più grande e più bella.
La Chiesa è un edificio a croce greca con cupola che custodisce alcuni dipinti di Domenico Carella tra cui una Cena biblica con veduta prospettica di Ceglie fine '700, l'Ultima Cena, l'Assunta, la Madonna della Grazia con Bambino tra i Santi genuflessi Vincenzo di Paola e Filippo Neri; di pregevole fattura è il "Cristo uscente dal sepolcro" di pietra policroma, attribuito a Raimondo da Francavilla, incastonato in una parete della sacrestia.
Nella Chiesa oltre all'altare principale sono presenti ancora oggi altri altari: nella navata di sinistra il primo dall'ingresso è dedicato a Sant'Antonio da Padova, patrono della città da cui derivano i festeggiamenti in suo onore il 13 giugno; nell'immediata vicinanza della sagrestia vi è quello dedicato al SS. Crocifisso; invece nella navata di destra il secondo è dedicato all'Immacolata Concezione.